“Il Ministro del turismo Massimo Garavaglia ha inviato, oggi 14 gennaio, una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza per sottolineare con vigore l’esigenza che il modello dei corridoi turistici venga rafforzato, mediante proroga dei corridoi già aperti, individuazione di nuove direttrici e una revisione in questo senso della ordinanza del Ministero della Salute che li ha istituiti, procedendo altresì a definire una cadenza quindicinale del monitoraggio.
Da mesi il Ministro Garavaglia e le articolazioni amministrative del Ministero del turismo sono all’opera con interlocuzioni politico-istituzionali e atti normativi finalizzati alla rivitalizzazione di uno dei settori maggiormente danneggiati dalla pandemia, quale quello dell’outgoing. Risultante di questo costante impegno, proprio l’apertura dei primi corridoi turistici nel corso del 2021.
In questi mesi c’è stato un costante ascolto delle associazioni di categoria, culminato con l’incontro del 10 gennaio 2022 alla presenza di tecnici del Ministero del turismo e delle associazioni di categoria.
Nel corso degli incontri fino ad oggi tenuti, sono state discusse la necessità di proroga dei corridoi già aperti, la individuazione di nuovi corridoi e alcune notizie emerse sulla stampa che avrebbero messo in discussione la validità del modello.
Il modello invece, alla luce dei dati che il Ministro Garavaglia pone all’attenzione del Ministro Speranza, sta rappresentando un essenziale volano per la riapertura dei flussi verso l’estero garantendo al contempo sicurezza sanitaria e ripresa delle attività economiche coinvolte. Proprio per questo, sottolinea nella lettera il Ministro Garavaglia, va stigmatizzato un certo utilizzo statisticamente non rilevante dei dati fatto da alcuni mezzi di comunicazione, la cui unica risultante finisce con l’essere il creare ansie, timori ed effetti depressivi sul volume di viaggi.
Ad oggi, risultano solo 204 viaggiatori positivi su un totale di 36.048 turisti, trasportati verso varie destinazioni nell’arco di diversi mesi. Questo perché i corridoi sono comunque presidiati da protocolli sanitari e operativi che li rendono, in una delicata fase come questa, più sicuri rispetto al turismo fai da te.
Il Ministro quindi, condividendo le richieste e le preoccupazioni espresse dalle associazioni categoriali, è al lavoro al fine di veder attuata la proroga del modello e la individuazione e la conseguente apertura di nuovi corridoi.”