18/03/2021
L’esposizione delle linee programmatiche per il comparto Turismo del Ministro alle Commissioni riunite di Bilancio e Politiche UE del Senato sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in audizione presso le Commissioni riunite di Bilancio e Politiche UE del Senato, il 17 marzo 2021, sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ha spiegato in che modo intende riaccendere il settore: «Ampliare gli strumenti esistenti, come il tax credit, e allargare il bonus facciate non solo al centro storico e non alla sola facciata. Ampliare il 110% anche alle strutture alberghiere. Non solo per una maggiore efficienza energetica ma usare lo strumento per non rinviare più l’antincendio».
Nel contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il comparto turismo, che prima della pandemia rappresentava oltre il 13% del Pil, con 223 miliardi fatturati e 4,2 milioni di occupati, fa ora i conti con la spaventosa crisi generata dall’emergenza da COVID-19, con migliaia di imprese che sopravvivono a stento. Su quest’ultimo aspetto, la premessa è stata quella di non fare “promesse vane”, ma solo «quando sono effettivamente fatte più che fattibili». Anche perché «il neonato Ministero è già operativo, in quanto l’organizzazione è già inserita nel Decreto per la sua istituzione – e –nel prossimo CdM ci sarà l’ultimo pezzettino burocratico con il Regolamento organizzativo. Quindi, di fatto, il Ministero sta già lavorando».
La trasformazione digitale del sistema turismo rappresenta una «grande opportunità da cogliere», ha aggiunto il Ministro. «Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che può portare valore aggiunto a tutta la filiera. Quasi la metà dell’e-commerce è relativa al turismo e questo ci fa capire quanto possiamo migliorare con il digitale. Il portale Italia.it può diventare il soggetto aggregatore di tutto quello che esisterà, sia a livello pubblico che a livello privato». Il tutto va messo in rete e connesso ricorrendo ai fondi del Piano e a un sistema di infrastrutture all’altezza, «altrimenti avere i borghi più belli del mondo ma senza poterci arrivare… è inutile», ha concluso Garavaglia. Per quel che riguarda, poi, gli indennizzi in arrivo, «è evidente l’enorme problema avuto con la montagna e i maestri di sci. Ci sarà un intervento ad hoc nel DL Sostegno – ha precisato il capo del Dicastero del Turismo – per dare una risposta coerente all’entità del danno avuto». Sono poi disponibili anche «350 milioni per fiere e congressi e si sta vedendo come distribuirli per farli ripartire. Come anche per i 228 milioni per guide turistiche e touroperator. La priorità zero è distribuire le risorse esistenti».
A questi fondi si possono aggiungere risorse su cui è il caso, come ha tenuto a sottolineare il Ministro, di «metterci la testa. E cioè, quella parte dei fondi europei che sono regionali, ma con le Regioni – ha aggiunto – si vuole intavolare un dialogo nell’ottica di una leale collaborazione, per rendere la spesa di queste risorse il più efficace possibile dal punto di vista sia della creazione di Pil che posti di lavoro” e «il più velocemente possibile». «L’obiettivo – sostiene Garavaglia – è quello di rafforzare la capacità produttiva dell’industria del turismo, che in questo momento ha bisogno di una cosa semplice: comprare tempo. L’ha detto il Presidente Draghi ma è convinzione di tutti che, appena si riparte, il primo a ripartire sarà il turismo». Infatti: «In questo momento difficile, il nostro principale obiettivo è tenere in vita più aziende possibili. Rafforzandole non solo con interventi finanziari a debito ma anche dal punto di vista patrimoniale. Abbiamo ancora questo periodo fino a Pasqua ma poi, per forza di cose, la situazione andrà migliorando. Lo utilizzeremo per affinare i protocolli di sicurezza esistenti». Inoltre, ha detto Garavaglia: «Abbiamo ascoltato i suggerimenti delle diverse categorie e stiamo avendo incontri con i ministri Giovannini e Speranza (trasporti e salute) per affinare al meglio i protocolli per la mobilita sicura. L’importante è che si vada serenamente verso un turismo che riapre e non chiuda più».
Primo obiettivo, è l’estate: «Il nostro principale compito per la stagione 2021 è di essere da subito coinvolti efficacemente per fare ripartire tutti i flussi turistici possibili, sia interni che internazionali». Secondo il Ministro, già si notano alcuni segnali positivi: «Quest’anno ci sarà ancora tanto turismo Italia su Italia ma inizia a vedersi anche una ripresa del turismo internazionale».
Per chiudere, infine, sull’assoluta necessità di superare la frammentazione attuale nelle politiche turistiche: «L’istituzione del Ministero supera di fatto quella orizzontale delle competenze sparse nei vari Ministeri. Il turismo è un po’ tutto, non solo andare al mare o in montagna, è mobilità, servizi e ovviamente cultura. Quindi, il Ministero garantisce un unico snodo di coordinamento. Mentre l’altra frammentazione, dal punto di vista verticale, è quella con le regioni». Concludendo: «Anche qui possiamo dare una buona notizia: ci siamo trovati d’accordo con tutti gli esponenti delle regioni sui punti chiave e cioè digitalizzazione e promozione unitaria del brand Italia».
Di: (fi)